Il violento nubifragio arrivato sulla città di Udine la sera del 30 agosto 2020 ha abbattuto oltre 120 alberi in tutti il territorio comunale. Tra questi, anche uno dei grandi platani di piazza Primo Maggio.
Il 29 ottobre, il gigante naturale è stato recuperato. Le primissime lavorazioni hanno rivelato dettagli inediti della storia del luogo. Sono stati infatti trovati dei passacavi di ceramica per la rete elettrica di fine ‘800, incastonati all’interno del tronco.
Durante la segagione del tronco in una segheria specializzata, il Dott. Maroè di Giant Trees Foundation Onlus ha effettuato valutazioni e analisi strumentali per determinare storia e stato d’essere dell’albero caduto.
Il tronco era sano: la malattia che l’aveva indebolito fino a farlo cadere aveva attaccato solo il sistema radicale.
DOPO IL RECUPERO, LA RINASCITA
Ora, il grande Platano udinese, con la sua caratteristica texture lignea a pelle di serpente, sarà sottoposto al processo di stagionatura all’aria aperta. A questo seguirà un’ultima fase: il trattamento in forno sottovuoto, necessario per raggiungere l’adeguata percentuale di umidità.
Dal legno di questo albero cittadino testimone di secoli udinesi nasceranno, quindi, alcuni pezzi unici di design sostenibile: le assi grezze verranno portate nel laboratorio di Tabula, per essere lavorate a mano e diventare tavoli di grande valore non solo estetico ma anche ecologico. Infatti, se – invece di essere impiegato nella creazione di elementi di arredo – il Platano fosse stato bruciato, la sua combustione avrebbe disperso tutta l’anidride carbonica accumulata nel tempo dall’albero ultracentenario.