UN TRONCO DI ROVERE ECCEZIONALE COME LA SUA STORIA INTRECCIATA CON QUELLA DI CARLO ALBERTO DI SAVOIA.
Viveva nel Parco di Racconigi, uno dei prediletti dai Savoia, la straordinaria Farnia, probabilmente piantata da Carlo Alberto per festeggiare il suo ritorno in patria per l’ascesa al trono.
Tutta la storia del Parco di Racconigi (CN) è legata ai Savoia.
Progettato nel ‘600 secondo il gusto francese, diventato giardino all’inglese verso fine ‘700, con l’ascesa al trono di Carlo Alberto, principe di Carignano, il parco assume il suo aspetto odierno.
Nel 1820 il futuro regnante, infatti, chiama il paesaggista tedesco Xavier Kurten, che ridisegna i 170 ettari verdi secondo i canoni del Romanticismo.
In questo eccezionale parco viveva la maestosa farnia (Quercus robur), da cui è stato ricavato l’imponente tronco di più di 11 metri, trasportato a Verona presso una segheria specializzata nel recupero di grandi alberi.
Con i suoi 40 metri di altezza e quasi uno e mezzo di diametro, era uno degli alberi più imponenti del parco, tanto che era stato inserito nel primo elenco degli alberi monumentali nel 1982 da parte del Corpo Forestale.
Grazie alla valutazione dendrocronologica (basata sulla conta degli anelli del tronco) e ad analisi svolte, la perizia dell’ingegner agronomo Maroè, della Giant Trees Foundation attesta che la Farnia aveva circa 199 anni quando, per motivi di sicurezza, è stata abbattuta alla fine del 2022.
Desumendo che sia stata piantata nel parco come astone di 2-3 anni attorno all’anno 1824-1825, e considerato che Carlo Alberto rientrò a Torino nel 1824 – in quanto erede designato al trono – potrebbe essere proprio questo l’albero che si racconta lui abbia piantato per festeggiare il suo ritorno in Patria.
Le dimensioni imponenti del tronco di questa spettacolare Farnia permetteranno di ricavare diverse assi, con le quali nel laboratorio di Tabula creeremo una famiglia di tavoli straordinari per la loro lunghezza importante e per la loro storia davvero eccezionale, in grado di vivere a lungo nel futuro e nel pieno rispetto dell’ambiente di oggi.
TABULA E LA SOSTENIBILITÀ
Impiegando legno di alberi al termine del loro ciclo di vita naturale e tronchi di essenze pregiate che, per dimensioni o difficoltà di lavorazione, non verrebbero utilizzati dall’industria dell’arredo, in Tabula mettiamo in atto la più ecosostenibile riduzione degli sprechi, poiché evitiamo al legname lo smaltimento per combustione, con conseguenti emissioni in atmosfera di CO₂.
Inoltre, i nostri tavoli e complementi d’arredo unici come opere d’arte sono figli di un processo produttivo basato in gran parte sulla manualità, quindi con il più basso impatto possibile sull’ambiente.